mercoledì 26 marzo 2008

Piccolo commento al sondaggio...

Bene il 60 % di voi che fa una colazione nutriente e leggera a base di latte e biscotti...Bocciata quella a base di solo caffè che non apporta energia per affrontare la mattinata! Cappuccio e brioche sarebbe invece meglio consumarli con moderazione.

E' meglio mangiare la frutta a fine pasto o a parte?

La frutta è composta principalmente da acqua, carboidrati, in particolar modo zuccheri semplici, come glucosio e fruttosio, sali minerali  come calcio, potassio, magnesio e vitamine. Le proteine sono praticamente assenti e i grassi sono scarsamente rappresentati tranne che nella frutta secca, nell'avocado e nel cocco: frutti molto nutrienti che crescono giustamente in zone dove devono integrare un' alimentazione particolarmente povera. Altra componente fondamentale della frutta è la fibra, in particolar modo la pectina, contenuta in quantità maggiore nella buccia; è una fibra solubile che a contatto con l'acqua tende a formare una specie di gel che risulta utile nel ridurre gli assorbimenti e quindi nel controllo della glicemia e del colesterolo; inoltre facilita la digestione e previene alcuni problemi intestinali, specialmente nei bambini. Vista la sua composizione, la frutta non necessita di essere digerita nello stomaco, ma passa direttamente all'intestino dove i suoi nutrienti possono essere assorbiti velocemente. I tempi di digestione si aggirano intorno ai 40 minuti-1 ora ( ad eccezione della frutta secca) pertanto per favorirne la digestione ottimale, la frutta andrebbe consumata da sola come merenda o come spuntino. Per abitudine la si mangia a fine pasto, ma in questo modo, dovendo seguire il percorso digestivo degli altri alimenti, viene digerita molto lentamente, tende a fermentare dando luogo a fastidiosi gonfiori addominali ed a molteplici  disturbi. Spesso la fermentazione dei frutti può innescare una sorta di “reazione a catena” che coinvolge nel processo anche altri alimenti, in particolare quelli ricchi di amido come pane, pasta, riso, legumi che amplificano il problema.  Fanno eccezione il limone che assunto con carne e pesce migliora l'assorbimento del ferro, l'ananas, la papaia che aiutano nella digestione delle proteine e la mela che  è l'unico frutto che non provoca fermentazioni intestinali. Ci sono persone per le quali questo fenomeno è meno vistoso pertanto il consiglio va tarato sul singolo individuo, ma diventa sicuramente una necessità in coloro che hanno disturbi dispeptici: questi ultimi devono evitare in particolare la frutta zuccherina a fine pasto. Un ultimo consiglio è quello di non abbinare frutta di diverso genere nello stesso pasto: quella acidula (che contiene acidi organici come il citrico, il tartarico e il malico) come per esempio limoni, albicocche, arance, ciliege, mandarini, pompelmi con quella zuccherina come cachi, uva, fichi proprio per la diversa stimolazione a livello gastrico. 


venerdì 21 marzo 2008

Buona Pasqua!



Auguro a tutti voi una Pasqua serena!Approfittate di questi gioni di festa per rilassarvi, godere della compagnia di amici, familiari...e di qualche buon piatto cucinato
con cura da assaporare senza fretta!

lunedì 17 marzo 2008

Piccolo commento...

Piccolo commento sul sondaggio appena concluso...La maggior parte di chi ha partecipato consuma una sola porzione di latticini al giorno. Siete nella media nazionale..Il consiglio è di provare ad incrementarli aggiungendo nel pomeriggio uno yogurt o un budino o magari andando nella bella stagione, un gelato. Farete del bene alle vostra ossa!

domenica 16 marzo 2008

A colazione cosa è meglio mangiare?

Il buon giorno si vede dal mattino e la colazione dovrebbe essere uno dei pasti fondamentali della giornata anche se spesso per fretta o abitudine si riduce ad un caffè preso al volo o in molti casi neanche a quello! Niente di più sbagliato dal punto di vista nutrizionale, infatti con la prima colazione si risponde all'esigenza di rimettere in moto l'organismo dopo il riposo e di fornire l'energia necessaria per affrontare al meglio gli impegni fisici ed intellettuali della giornata. Il caffè preso da solo inoltre, stimola la secrezione di succhi gastrici cosa che può alla lunga dare problemi di gastrite nei soggetti predisposti. Secondo quanto emerso da alcuni studi, inoltre, “saltare” la prima colazione aumenterebbe di quattro volte il rischio di diventare obesi. Una sana colazione dovrebbe fornire il 20% delle calorie giornaliere, essere composta da cibi liquidi che stimolano la funzionalità gastrica, e solidi che stimolano la contrazione della cistifellea e quindi lo svuotamento dalla bile. Dovrebbe essere nutriente e leggera in modo da non appesantire con una digestione lunga e difficile la mattinata; e allora come sceglierla? Noi Italiani, in generale la preferiamo dolce. Sono allora da prediligere gli zuccheri complessi che rilasciano energia gradualmente, come il pane tostato, le fette biscottate, i biscotti secchi abbinati a marmellata (meglio casalinga) o miele che forniscono energia, dolcezza e anche vitamine insieme al latte o allo yogurt. Vanno benissimo anche i fiocchi di cereali arricchiti di vitamine o il muesli, l'importante è variare spesso. E il caffè? Da un punto di vista digestivo sarebbe meglio non abbinarlo al latte perchè  forma un composto particolarmente indigeribile, in chi ha problemi, meglio sarebbe l'utilizzo del caffè d'orzo. Soprattutto per i bambini, oltre al latte o allo  yogurt è un'ottima abitudine assumere spremute di frutta fresca e, volendo, una fetta di torta fatta in casa che appaga il palato e tiene alla larga dai grassi idrogenati contenuti in moltissime preparazioni industriali. Seppur di moda, va meno bene l'abitudine di “cappuccio e brioche” che è meno saziante, più ricca di grassi saturi e di difficile digestione. Per chi ama il gusto salato, sono da evitare uova e bacon fritti all'inglese, troppo ricchi di proteine e grassiche provocano un vero e proprio trauma al nostro apparato digerente, meglio una fetta di pane con prosciutto crudo, bresaola o meglio ancora ricotta, pomodori, basilico e frutta fresca.




domenica 9 marzo 2008

Diamoci al calcio...


Non stiamo parlando di quello giocato sui campi da pallone ovviamente, ma del minerale più abbondante nel nostro organismo: l'adulto ne possiede tra 1  e 2 kg e mezzo il 99%  del quale è depositato nelle ossa e nei denti mentre il restante 1% si trova nei tessuti molli, nei fluidi e nel sangue. Il calcio è fondamentale per la buona salute di ossa e denti, per la coagulazione del sangue, il  funzionamento di muscoli, sistema nervoso, ormoni ed enzimi, combatte l'insonnia; insieme al magnesio è fondamentale nel buon funzionamento del sistema cardiovascolare. Il fabbisogno giornaliero di Calcio va dagli 800 mg nei bambini fino a 5 anni, ai circa 1200 tra i 6 e i 10 anni per arrivare a 1500 negli adolescenti. In età adulta i fabbisogni sono variabili perché aumentano in situazioni particolari come la gravidanza, l'allattamento e la post menopausa, ma si attestano tra gli 800 e i 1500 mg.

La nostra riserva di calcio, che ci costruiamo strada facendo, raggiunge il “picco” verso i 25 anni ed è rappresentata dalle ossa, per questo andrebbe curata particolarmente l'assunzione di questo prezioso minerale in infanzia ed adolescenza: ciò che abbiamo messo da parte è la nostra assicurazione per la vecchiaia quando saremo più a rischio di osteoporosi e fratture. Come alimentarsi allora per non andare incontro a carenze? Sicuramente una dieta varia è una buona soluzione con particolare attenzione per quegli alimenti che ne sono ricchi come latte, yogurt, formaggio, ma anche broccoli, rucola, cavolo nero, ceci secchi, coste, spinaci e anche mandorle, nocciole e sesamo.  Tra i formaggi, in chi ha problemi di peso, via libera alla ricotta e al cucchiaio di parmigiano sulla pasta (quest'ultimo, da solo apporta circa 130 mg di Calcio). Una menzione particolare, però va fatta per l'acqua: esistono acque naturalmente ricche di questo minerale che se assunte quotidianamente, funzionano da integratore a zero calorie. Attenzione anche al consumo eccessivo di proteine animali, caffè, alcolici e sale. Un occhio di riguardo andrebbe dato alle combinazioni alimentari: il calcio, come il ferro ed altri sali minerali risente dell'abbinamento con alimenti che contengono ossalati (come i pomodori) e acido fitico (come i cereali integrali) che ne diminuiscono l'assorbimento. 

Infine occorre ricordare che fondamentale per assorbimento e fissazione del calcio nelle ossa è la vitamina D che viene attivata dall'esposizione al sole: incrementiamo dunque l'attività all'aria aperta, ne trarrà giovamento tutto l'organismo!