mercoledì 11 aprile 2012

Una riflessione sul cibo...

Una domanda che faccio spesso quando si parla di difficoltà nel far mangiare i figli è la presenza o meno della televisione a tavola. Negli ultimi anni è diventata un elettrodomestico onnipresente e purtroppo ha ottenuto un posto di primo piano anche nelle nostre cucine. Personalmente mi sono sempre opposta a questo pezzo d'arredamento che monopolizza l'attenzione di tutta (o una parte) della famiglia in un momento così importante com'è il pasto. Non ce ne si rende conto perché spesso ci dividiamo tra mille orari diversi, ma sedersi al tavolo e condividere tutti insieme un pranzo o una cena è un momento importantissimo per consolidare i legami e gli affetti. Accendere la televisione vuol dire portare l'attenzione all'esterno, mentre quello del pasto è uno dei pochi momenti in cui i ragazzi e i bambini possono raccontare e raccontarsi. Non c'è da stupirsi se un bimbo che non si sente coinvolto nei discorsi dei grandi presi a commentare gli avvenimenti del giorno, si alza senza aver finito di mangiare e si dedica ad attività più gratificanti: probabilmente lo faremmo anche noi! Sedersi a tavola tutti insieme, parlare di ciò che è capitato ad ognuno, in modo sereno e senza creare tensioni è il modo migliore per predisporre al pasto. Apparecchiare in modo curato e servire piatti fatti dalla mamma è un gesto d'amore che fa sentire i ragazzi importanti e da’ un significato aggiuntivo al cibo che si sta per consumare. Abituiamoli allora a partecipare attivamente alla preparazione dei pasti e abbandoniamo per un po’ la pigrizia e la stanchezza che ci fa cucinare sempre le solite pietanze. Al gusto ci si educa!