martedì 15 marzo 2011

Il falso mito delle diete iperproteiche

In periodi di diete fai da te, impazzano regimi alimentari ricchissimi di proteine e poveri di carboidrati...meglio ridurre l'odiosa fonte di grasso e mangiare grandi quantità di bresaola e petti di pollo adagiati su letti di insalata. Al di là delle mode, sarebbe meglio diffidare di questi modelli alimentari che offrono sì un' immediata diminuzione di peso, ma associata principalmente alla perdita di massa muscolare e di acqua. Il nostro cervello, le cellule del pancreas e i globuli rossi funzionano solo a zucchero (glucosio) e non possono utilizzare altri substrati energetici; ridurre drasticamente i carboidrati costringe l'organismo ad attivare dei meccanismi di difesa per scovare il glucosio nei muscoli e nei grassi. E' un superlavoro per reni e fegato che devono smaltire grandi quantità di sostanze tossiche che si producono con questi meccanismi (i corpi chetonici). E' vero che i sostenitori della dieta iperproteica (o chetogenetica) sostengono che aumenti il dispendio energetico necessario alla produzione di energia, che mantenga basso l'indice glicemico e aumenti il senso di sazietà, ma a che prezzo? La comune alimentazione è già di per sé iperproteica rispetto alle esigenze reali, l'aggiunta di carboidrati complessi (meglio se integrali) e di verdure e frutta funziona altrettanto bene nel controllo della fame e della risposta insulinica..senza danni per fegato e reni e soprattutto senza ingerire grandi quantità di proteine animali che si portano dietro anche i grassi saturi e il colesterolo. Se si vuole perdere peso in modo sano, meglio rifarsi alla dieta Mediterranea che è varia, appaga il palato e non ha rischi.

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