lunedì 21 settembre 2009

Cozze e vongole, secondo saporito e dietetico

Quando si è a dieta il pensiero corre subito a piatti deprimenti e senza sapore, eppure a ben guardare ci sono degli alleati della linea che in quanto a gusto non hanno niente da invidiare a molti manicaretti.

Con cozze e vongole possono essere preparati piatti sfiziosi a poche calorie ( 85 kcal le prime e 72 le seconde per 100g).

Questi mitili sono ricchi di sali minerali quali calcio, potassio, fosforo, selenio, magnesio e soprattutto ferro e zinco: quindi ottime per combattere l'anemia e il cattivo umore; contengono inoltre alcune vitamine come la B12 utilissima per migliorare la memoria ed evitare sbalzi d'umore.

Uniche pecche il contenuto di colesterolo che però non è associato, come nelle carni, ai grassi saturi e il quantitativo di sodio che ne fa alimenti inadatti agli ipertesi. I mitili sono sconsigliati anche ai bambini sotto i 5 anni e alle gestanti perchè possono essere portatori di infezioni gravi come le gastroenteriti, l'epatite A e il tifo. In questo senso, l'attenzione deve essere sempre molto alta per cui i mitili andrebbero sempre mangiati cotti e bisognerebbe avere l'accortezza che siano stati stabulizzati ossia messi a depurare in acqua dolce (solitamente quelli che hanno subito questo processo vengono venduti in una retina verde). Detto questo ci si può sbizzarrire con imepate di cozze o zuppette con un occhio al gusto e uno alla bilancia.


lunedì 3 agosto 2009

Attenzione ai cibi grassi...

Recenti studi condotti dall'Erg-Icb di Pozzuoli (Napoli) hanno dimostrato che assumere ripetutamente cibi grassi e calorici provoca un'alterazione del sistema endocannabinoide, sistema presente nel nostro organismo con la funzione di riequilibrarlo quando ci si priva di cibo per lungo tempo (per esempio saltando i pasti). Normalmente la sua funzione è quella di attivare i meccanismi dello stimolo della fame che ci portano ad assumere nuovi alimenti per riportarci alla condizione normale. Quando questo sistema viene alterato, permangono alti i livelli di questi endocannabinoidi e viene alterato lo stimolo fame-sazietà a livello dell'ipotalamo portandoci a ricercare altri cibi energetici. Sul lungo periodo questo può portare a patologie come l'obesità, il diabete, l' ipercolesterolemia, l' ipertrigliceridemia.


giovedì 2 luglio 2009

Misura il tuo punto vita..

Misurare la circonferenza dell'addome è molto semplice: basta avere a portata di mano un metro da sarta, posizionarlo a metà tra sterno e ombelico per ottenere la misura corretta. Le misure a cui fare riferimento sono 88 cm per le donne e 102 per gli uomini. Se il tuo girovita supera questi valori, occorre intervenire perchè il grasso addominale non solo è antiestetico, ma può diventare pericoloso. Il grasso cosiddetto viscerale infatti, esercita effetti negativi sul metabolismo e incrementa i rischi cardiovascolari. Diversi studi hanno infatti dimostrato che le cellule adipose viscerali rilasciano nel sangue in alta concentrazione alcune molecole (IL-6 e proteina C-reattiva) responsabili dell'infiammazione sistemica e coinvolte nell'instaurarsi dell'insulino resistenza, anticamera del diabete mellito di tipo 2 e dell'infarto cardiaco. Alla luce di questi studi come comportarsi? Ancora una volta vengono in nostro aiuto la dieta equilibrata e l'esercizio fisico!

sabato 17 gennaio 2009

Come rimettersi in forma dopo le feste?

Dopo gli eccessi di Natale e Capodanno è giunto il momento di tirare le somme e fare i conti con la bilancia, soprattutto se ci si è lasciati tentare da piatti elaborati, dolci e qualche bicchiere di troppo. A ben guardare il bilancio dopo-feste comprende spesso anche affaticamento, digestione difficile, colorito spento, senso di gonfiore, tutti sintomi legati all'assunzione di cibi troppo ricchi di grassi e zuccheri che aggiungono facilmente uno o due chili supplementari a quelli che normalmente tendiamo ad accumulare durante l'inverno. In questi giorni di festa infatti, l'apporto calorico giornaliero, ha superato facilmente di 1000-2000 kcal le 2000-2500 che si dovrebbero normalmente assumere. Buona regola per iniziare col piede giusto è: niente digiuni punitivi che portano ad un calo di peso repentino privando l'organismo dei nutrienti fondamentali e abbassano il metabolismo. Questi chili saranno inevitabilmente ripresi con gli interessi appena ci si comincia a nutrire normalmente! Occorre continuare a mangiare un po' di tutto riducendo le dosi, prediligendo, a carni e formaggi, il pesce che apporta grassi più salubri, ridurre i condimenti in cottura utilizzando solo olio extravergine d'oliva, utilizzare la griglia, la pentola a pressione, il cartoccio e l'antiaderente per cucinare, ridurre il consumo di caffè, di alcool e sale; non farsi prendere dalla smania di finire i dolci avanzati: se potete, regalateli, se no concedeteveli a piccole dosi il mattino a colazione. Evitare snack e fuoripasto: meglio un buon frutto! Una buona parte del peso accumulato è dovuto alla ritenzione idrica, meccanismo fisiologico con il quale il nostro organismo reagisce all'iperalimentazione, per questo è buona norma  aumentare il consumo di verdura cruda e cotta e frutta con effetto diuretico perché ricche di potassio (carciofi, broccoli, verze, finocchi, kiwi, ananas, pompelmo, arance, banane) che contengono anche antiossidanti, preziosi alleati per difenderci dai radicali liberi responsabili dell'invecchiamento cellulare. Tenere sotto controllo l'alimentazione non è di per se' sufficiente se non è accompagnato da un po’ di movimento. Anche in questo caso la regola d’oro è non esagerare: meglio preferire uno sport non intenso, ma fatto con costanza ogni giorno come passeggiare, andare al lavoro a piedi, fare le scale piuttosto che usare l’ascensore; è uno dei modi migliori per bruciare calorie e per mantenere il tono muscolare. Infine, a chi piacciono, consiglio le tisane, diuretiche e disintossicanti, possono aiutare in nostro organismo affaticato a rimettersi in carreggiata.



martedì 16 dicembre 2008

Panettone e pandoro..cosa scegliere?

Per chiosare lo slogan di una vecchia pubblicità: che festa sarebbe senza una fetta di panettone o pandoro e magari un bel pezzo di torrone? Nonostante il momento economico forse non troppo felice, a Natale non mancheranno sulle nostre tavole i dolci della tradizione che portano quell'atmosfera calda e festosa. che tanto attendono grandi e piccini. Panettone e Pandoro appartengono entrambi alla tradizione dolciaria del nord Italia, il primo, tipico di Milano, viene fatto risalire al 400 ad opera di un fornaio, Toni appunto, da cui il nome “pan di toni”; il secondo, è tipico di Verona, anche se la sua nascita viene legata alla Casa Reale Asburgica. Sono costituiti entrambi da farina, burro, zucchero, uova (o tuorli), lievito e, nel primo caso  frutta candita, scorzette di arancia, cedro e uvetta. Dolci ricchi e molto nutrienti quindi, con un apporto calorico che si attesta tra le 330 e le 450 kcal per 100g (ma una fetta può raggiungere i 2 hg di peso) con differenze a volte minime che variano da produttore a prodotto, ma sempre con un discreto quantitativo di grassi, colesterolo e sodio. E' meglio non abbondare dunque anche perché costituiscono spesso la degna conclusione di pasti pantagruelici  a cui il nostro organismo non è certo abituato con conseguente senso di pesantezza, digestione lenta e difficile. Dando per scontato che la festa è festa e non c'è regime dietetico che tenga come conciliare palato e buon senso?  Se possibile, godersi una fetta di dolce lontano dai pasti, meglio se a colazione o merenda e accompagnarla con una bevanda calda che ne aumenta di  molto il senso di sazietà e ci evita pericolose scorpacciate. Evitare comunque  le versioni con farcitura a base di crema o cioccolato che regalano quasi 150 kcal in più all'etto e sono ricche di grassi idrogenati. Se non ci si può esimere dall'assaggio, sceglierne mezza porzione e cercare di non mangiare il pane durante il  pasto. E il torrone? Prodotto a base di zuccheri semplici come zucchero e miele, albumi, nocciole o mandorle raggiunge quasi le 500 kcal per etto, come il cioccolato, anche se ha  dalla sua l'assenza di colesterolo, andrebbe pertanto mangiato con parsimonia. Meglio a fine pasto, una bella fetta di ananas che favorisce la digestione e ci appaga con il suo gusto dolce. La regola resta “di tutto un po'”senza strafare, concedendosi, tempo permettendo, lunghe passeggiate all'aria aperta che stimolano il metabolismo e ci aiutano a bruciare qualche caloria in più.