martedì 16 dicembre 2008

Panettone e pandoro..cosa scegliere?

Per chiosare lo slogan di una vecchia pubblicità: che festa sarebbe senza una fetta di panettone o pandoro e magari un bel pezzo di torrone? Nonostante il momento economico forse non troppo felice, a Natale non mancheranno sulle nostre tavole i dolci della tradizione che portano quell'atmosfera calda e festosa. che tanto attendono grandi e piccini. Panettone e Pandoro appartengono entrambi alla tradizione dolciaria del nord Italia, il primo, tipico di Milano, viene fatto risalire al 400 ad opera di un fornaio, Toni appunto, da cui il nome “pan di toni”; il secondo, è tipico di Verona, anche se la sua nascita viene legata alla Casa Reale Asburgica. Sono costituiti entrambi da farina, burro, zucchero, uova (o tuorli), lievito e, nel primo caso  frutta candita, scorzette di arancia, cedro e uvetta. Dolci ricchi e molto nutrienti quindi, con un apporto calorico che si attesta tra le 330 e le 450 kcal per 100g (ma una fetta può raggiungere i 2 hg di peso) con differenze a volte minime che variano da produttore a prodotto, ma sempre con un discreto quantitativo di grassi, colesterolo e sodio. E' meglio non abbondare dunque anche perché costituiscono spesso la degna conclusione di pasti pantagruelici  a cui il nostro organismo non è certo abituato con conseguente senso di pesantezza, digestione lenta e difficile. Dando per scontato che la festa è festa e non c'è regime dietetico che tenga come conciliare palato e buon senso?  Se possibile, godersi una fetta di dolce lontano dai pasti, meglio se a colazione o merenda e accompagnarla con una bevanda calda che ne aumenta di  molto il senso di sazietà e ci evita pericolose scorpacciate. Evitare comunque  le versioni con farcitura a base di crema o cioccolato che regalano quasi 150 kcal in più all'etto e sono ricche di grassi idrogenati. Se non ci si può esimere dall'assaggio, sceglierne mezza porzione e cercare di non mangiare il pane durante il  pasto. E il torrone? Prodotto a base di zuccheri semplici come zucchero e miele, albumi, nocciole o mandorle raggiunge quasi le 500 kcal per etto, come il cioccolato, anche se ha  dalla sua l'assenza di colesterolo, andrebbe pertanto mangiato con parsimonia. Meglio a fine pasto, una bella fetta di ananas che favorisce la digestione e ci appaga con il suo gusto dolce. La regola resta “di tutto un po'”senza strafare, concedendosi, tempo permettendo, lunghe passeggiate all'aria aperta che stimolano il metabolismo e ci aiutano a bruciare qualche caloria in più.